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Mondo Antico

Messaggi segreti

Daniele Federico Maras, Museo Archeologico nazionale di Firenze

Nel suo seminario su “Firme invisibili etrusche e altre iscrizioni nascoste”, Daniele Federico Maras, direttore del Museo Archeologico nazionale di Firenze, ha indagato il significato di alcune iscrizioni e i metodi per decifrarle, presentando una serie di esempi ingegnosi di crittografia. Oggi utilizziamo la crittografia end-to-end per proteggere la nostra privacy e garantire scambi di informazioni riservati. Tuttavia, la crittografia – l’arte di nascondere i messaggi a alcune persone e consentire solo a altre di leggerli – esisteva già secoli prima di Cristo. Nella sua opera Poliorcetica, Enea Tattico, esperto di crittografia e comunicazioni cifrate del IV secolo a.C., è tra i primi a testimoniarne l’utilizzo, descrivendo metodi ingegnosi per scambiare messaggi segreti, in particolare durante gli assedi. «Chi deve leggere il messaggio scritto deve andare al santuario e riconoscere la tavoletta grazie a qualche contrassegno convenuto, portarla a casa e metterla nell’olio: così tutte le iscrizioni appariranno»

Seminario del Laboratorio di Storia, Archeologia, Epigrafia, Tradizione dell’antico | 8 novembre 2024 | online